A luglio, una giovane coppia in crisi mi ha chiesto una consulenza di coppia. Hanno un bambino di 3 anni che dovrà iniziare la scuola dell’infanzia il prossimo settembre. Immediatamente percepisco che molti pensieri non possono essere espressi. Come spesso accade, c’è il sospetto di un tradimento o almeno di un interessamento da parte di un altro uomo verso la giovane donna della coppia, che chiamerò con il nome di fantasia Stella. Non mi sorprende quando sento Stella dichiarare che non c’è stato nulla di significativo tra lei e l’amico. Per Stella è solo un amico che l’aiuta a non sentirsi sola. Il loro bambino, che chiamerò Carlo, l’ha costretta ad allontanarsi dal lavoro perché non ha frequentato il nido, e lei è stata a casa tutto il giorno. Giuseppe (altro nome di fantasia) le mandava messaggi e la chiamava mentre il marito era impegnato al lavoro. Già, perché Oscar (nome inventato) svolge un lavoro con turni, anche notturni, e talvolta può mancare da casa per due giorni consecutivi, poiché lavora in un’altra città.
Decisione di chiudere la relazione
Capisco che Stella ha già deciso di chiudere la relazione con Oscar, ma non riesce o non può dichiararlo. Tra le righe comprendo che è lui a voler continuare la relazione, perché, oltre al rapporto con la compagna, teme di perdere anche la quotidianità con il suo bambino, già tanto difficile a causa dei turni lavorativi.
Colloqui e progettazione futura
Abbiamo avuto alcuni colloqui tra giugno e luglio, ci siamo chiesti se continuare a settembre e, dopo qualche indecisione, abbiamo deciso di fissare un incontro di feedback alla fine di agosto, prima che il piccolo inizi la nuova scuola. Il mio intento è quello di dare loro la possibilità di progettare un’unione o una separazione che possa garantire, soprattutto al loro bambino, quello che in psicoanalisi viene definito “un contenitore”
Il concetto di “contenitore”
In questo caso, “contenitore” significa avere un’idea di come sarà organizzata la vita quotidiana, ma anche padroneggiare la sottostante struttura emotiva e affettiva che la sostiene. La rabbia, la delusione, la paura e la frustrazione che dominano il rapporto tra Stella e Oscar quanto incideranno nel determinare il nuovo assetto familiare e, quindi, la vita del piccolo Carlo?
Esprimere bisogni ed emozioni
Per molte persone, esplicitare i bisogni, le intenzioni e le emozioni è molto faticoso, ma è fondamentale per il benessere personale e familiare. Se proviamo a usare una metafora, è come continuare a mangiare quando ancora non abbiamo digerito il pasto precedente, particolarmente abbondante. Anche le emozioni hanno bisogno di essere metabolizzate e trasformate.
Dinamiche relazionali complesse
Le dinamiche relazionali, soprattutto quando coinvolgono un bambino, possono essere intricate e spesso difficili da affrontare senza un supporto adeguato. Esplicitare i propri bisogni, intenzioni ed emozioni è essenziale per il benessere personale e familiare, ma può anche risultare estremamente impegnativo. Come abbiamo visto, la capacità di “digerire” e trasformare le emozioni è cruciale per mantenere un equilibrio all’interno della coppia e della famiglia.
Cercare supporto professionale
Se vi riconoscete in alcune delle situazioni descritte o sentite che la vostra relazione sta attraversando un periodo di difficoltà, non esitate a cercare il sostegno di un professionista. Un percorso di consulenza o terapia di coppia può aiutarvi a esplorare questi temi in profondità e costruire un “contenitore” sicuro per voi e per i vostri figli, dove le emozioni possono essere elaborate e trasformate in qualcosa di positivo.
Prendersi cura della salute emotiva
Ricordate, prendersi cura della propria salute emotiva non è solo un atto di amore verso se stessi, ma anche verso le persone che amate. Una relazione sana e consapevole non è priva di conflitti, ma è capace di affrontarli con empatia e comprensione reciproca.
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