21 Ottobre 2017 ore 9.30 – 13.00 28 Ottobre 2017 ore 9.30 -13.00 replica
Disagi emotivi e difficoltà relazionali: come trasformarli con il gioco e la narrazione.
E’ bene ricordare che il gioco è esso stesso una terapia. Fare in modo che i bambini siano messi in condizione di giocare è di per sé una psicoterapia che ha applicazione immediata e universale. (Donald Winnicott – Gioco e Realtà)
La mente è fondata sulla sua stessa attività narrativa, nel suo fare fantasia. (James Hillman – Le storie che curano)
Recenti ricerche nel campo delle neuroscienze hanno scoperto che il “sistema gioco” è uno dei sette sistemi affettivi di base presenti nelle antiche regioni subcorticali del cervello di tutti i mammiferi. Questi moderni studi dimostrano l’importanza del gioco nello sviluppo psico-fisico del bambino e dell’adolescente confermando l’ipotesi della psicoanalisi che da quasi un secolo cura i bambini attraverso le “sedute di gioco”. Contemporaneamente gli studi di narratologia e antropologia filosofica evidenziano come la “narrazione” abbia un ruolo decisivo nella costruzione del Sé. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare i genitori sull’importanza del gioco nella vita emotiva, affettiva e relazionale del bambino. Il gioco ha numerose funzioni: educativa, sociale, emotiva, ma soprattutto è un’occasione per i genitori di accedere ad una dimensione “duty free” ovvero libera dalle regole e dai doveri della vita quotidiana. I genitori che riescono a giocare insieme ai propri figli creano momenti di condivisione che si depositano nel campo emotivo di entrambi e costituiscono la base per la costruzione di una relazione basata sullo scambio e sulla fiducia reciproca. L’iniziativa intende inoltre far conoscere ai genitori alcune nuove ricerche riguardanti esperienze di narrazione nei primi anni di vita. e mostrare come, sin dalla più tenera età, le storie nutrono e favoriscono lo sviluppo della mente del bambino. Saranno presentati video riguardanti l’esperienza di narrazione genitori-bambini 0/2 anni, spezzoni di film e vignette cliniche che aiuteranno il pubblico a cogliere meglio l’ applicazione della teoria nella vita quotidiana. Come partecipare Per partecipare all’evento è necessario inviare via mail la scheda d’iscrizione Il numero dei posti è limitato e verrà confermata l’avvenuta iscrizione. Alcuni Genitori nella stanza adibita alla psicoterapia dei bambini per parlare insieme del “Gioco che Cura”. Grazie a tutti per la partecipazione e la disponibilità.
21 Ottobre 2017 ore 9.30 – 13.00
28 Ottobre 2017 ore 9.30 -13.00 replica
Disagi emotivi e difficoltà relazionali: come trasformarli con il gioco e la narrazione.
E’ bene ricordare che il gioco è esso stesso una terapia. Fare in modo che i bambini siano messi in condizione di giocare è di per sé una psicoterapia che ha applicazione immediata e universale.
(Donald Winnicott – Gioco e Realtà)
La mente è fondata sulla sua stessa attività narrativa, nel suo fare fantasia.
(James Hillman – Le storie che curano)
Recenti ricerche nel campo delle neuroscienze hanno scoperto che il “sistema gioco” è uno dei sette sistemi affettivi di base presenti nelle antiche regioni subcorticali del cervello di tutti i mammiferi. Questi moderni studi dimostrano l’importanza del gioco nello sviluppo psico-fisico del bambino e dell’adolescente confermando l’ipotesi della psicoanalisi che da quasi un secolo cura i bambini attraverso le “sedute di gioco”. Contemporaneamente gli studi di narratologia e antropologia filosofica evidenziano come la “narrazione” abbia un ruolo decisivo nella costruzione del Sé.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare i genitori sull’importanza del gioco nella vita emotiva, affettiva e relazionale del bambino. Il gioco ha numerose funzioni: educativa, sociale, emotiva, ma soprattutto è un’occasione per i genitori di accedere ad una dimensione “duty free” ovvero libera dalle regole e dai doveri della vita quotidiana. I genitori che riescono a giocare insieme ai propri figli creano momenti di condivisione che si depositano nel campo emotivo di entrambi e costituiscono la base per la costruzione di una relazione basata sullo scambio e sulla fiducia reciproca.
L’iniziativa intende inoltre far conoscere ai genitori alcune nuove ricerche riguardanti esperienze di narrazione nei primi anni di vita. e mostrare come, sin dalla più tenera età, le storie nutrono e favoriscono lo sviluppo della mente del bambino.
Saranno presentati video riguardanti l’esperienza di narrazione genitori-bambini 0/2 anni, spezzoni di film e vignette cliniche che aiuteranno il pubblico a cogliere meglio l’ applicazione della teoria nella vita quotidiana.
Come partecipare
Per partecipare all’evento è necessario inviare via mail la scheda d’iscrizione
Il numero dei posti è limitato e verrà confermata l’avvenuta iscrizione.
Alcuni Genitori nella stanza adibita alla psicoterapia dei bambini per parlare insieme del “Gioco che Cura”. Grazie a tutti per la partecipazione e la disponibilità.
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