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Chi sono

Miska Veronica Zanetti
Miska Veronica Zanetti

PROFILO PROFESSIONALE

  • Master Universitario in Yoga Studies presso Università Ca’ Foscari Venezia
  • Docente alla scuola di specializzazione in Psicoterapia Psicodinamica breve (MEME)
  • Membro dell’ associazione NPSA (Neuropsychoanalysis Association)
  • Membro dell’ associazione Italian Psychoanalitic Dialogues
  • Specializzata in Psicoterapia Psicoanalitica
  • Specializzata in Psicoterapia Breve e Psicoterapia Autogena
  • Psicoterapeuta individuale e di gruppo
  • Psicologa Consulente per il Comune di Modena e scuole del territorio

Laurea – Dicembre 1987

Mi sono laureata in Psicologia Clinica presso l’Università di Padova e la mia tesi di laurea è stata parte di un programma di ricerca realizzato dalla Clinica Neurologica dell’Università di Modena con cui ho collaborato.

Ho ottenuto la specializzazione in Psicoterapia Breve (Centro Italiano Studio Sviluppo Psicoterapia Autogenes Training di Padova) e svolto un’esperienza lavorativa presso la casa di cura “Villa Igea” a Modena, struttura che si occupa di varie forme del disagio psicologico e psichiatrico, partecipando ad attività diagnostiche, terapeutiche e formative di gruppo.

Ho compiuto il mio primo training analitico con A. Lambertino (ordinario di Filosofia Morale nell’Università di Parma e docente di Psicologia Generale alla Scuola Superiore di Formazione in Psicoterapia a Cremona) studioso dello Sviluppo della Psicoanalisi Neofreudiana. Ho ottenuto l’abilitazione alla professione di Psicoterapeuta presso l’Ordine degli Psicologi della Regione Emilia Romagna.

Percorso Professionale 1988-2001

Ho lavorato dieci anni in qualità di consulente per i Servizi Sociali del Comune di Modena, oltre a collaborare con diverse cooperative sociali presenti sul territorio della Regione Emilia Romagna. Ho ampliato la mia formazione presso lo Studio APS Analisi PsicoSociologica dedicandomi allo studio della conduzione dei gruppi e all’analisi dei processi organizzativi.

Ho svolto attività di docenza alla scuola per infermieri dell’USL 17 di Sassuolo (Modena) e ai corsi per Ausiliario socio-assistenziale promossi dal Comune di Modena e Comune di Carpi.

La mia formazione, intesa come ricerca di strumenti conoscitivi teorici e clinici complessi, è continuata per cinque anni con la partecipazione ad un gruppo di studio a Bologna collegato alla Rivista Psicoterapia e Scienze Umane e diretta dal Dott. Paolo Migone.

Percorso Professionale 2001-2006

Mi sono occupata di psico-oncologia e di psicoterapia in oncologia. Ho collaborato con “il cesto di ciliegie” (Associazione di donne operate al seno) a progetti di sostegno psicologico di malati oncologici e supervisione di operatori del settore. Ho seguito un percorso formativo presso la Società Italiana di Psico-Oncologia.

Presso ASNEA (Associazione per lo sviluppo delle scienze neuropsichiatriche dell’età evolutiva e dell’adolescenza) ho compiuto un training formativo inerente le problematiche relative all’infanzia, all’adolescenza e alle dinamiche relazionali della coppia genitoriale.

​Ho svolto attività di prevenzione in scuole dell’infanzia ed elementari del Comune di Modena rivolte al sostegno della genitorialità e a problematiche riguardanti la gestione dell’aggressività, dei conflitti e allo sviluppo della comunicazione affettiva.

​Collaboro dal 2006 con A.Na.P.P. (Associazione Nazionale Psicologi e Psicoterapeuti) e con il Comune di Modena ad un progetto per il sostegno alla genitorialità.

Percorso Professionale 2006-2008

La formazione in ambito analitico e l’esperienza professionale maturata nei vari ambiti mi hanno portata a dedicarmi a problematiche psicologiche relative all’infanzia, all’adolescenza e alla vita adulta. Mi occupo di una vasta gamma di sintomatologie che vanno dai disturbi della personalità e della sessualità sino ai disturbi dell’umore, i disturbi dello spettro fobico e ansioso, i disturbi ipocondriaci e psicosomatici, fino ad arrivare a quelle che possiamo definire come “patologie contemporanee” (nuove dipendenze, disturbi dell’alimentazione, patologie del vuoto, problematiche relazionali, etc.). La modalità di lavoro si basa su un approccio analitico moderno (modello di campo)  che prende spunto dal filone relazionale della psicoanalisi, dalla gruppo-analisi e dai contributi delle neuroscienze alla psicoterapia psicoanalitica.

Ho studiato la Psicologia Analitica di Carl Gustav Jung partecipando a seminari, congressi e supervisioni promossi dal Centro Italiano di Psicologia Analitica (sede di Milano), e proprio in questo ambito ho scelto di intraprendere il mio secondo percorso analitico.

Percorso Professionale 2008-2023

Dodici anni fa, sono approdata a Pavia ove è presente un gruppo di psicoanalisti impegnato a studiare, sviluppare, diffondere e condividere a livello internazionale il Modello di Campo Analitico, un approccio alla psicologia del profondo nuovo, ma basato anche su una rilettura attenta della psicoanalisi classica. Partecipo regolarmente a eventi formativi dei Centri Psicoanalitici di Bologna, Milano, Firenze, Pavia e a quelli dell’Associazione – Il Campo analitico – di Verona.

Membro dell’ associazione Italian Psychoanalitic Dialogues (Settembre 2018).

Membro dell’ associazione NPSA (Neuropsychoanalysis Association) (Luglio 2019). Infine ho approfondito i risultati delle recenti ricerche provenienti dalle neuroscienze perché gettano un ponte tra mentale e corporeo, tra psicoanalisi e scienze cognitive. Il mio obiettivo è quello di offrire un approccio psicoterapeutico aggiornato e diversificato in base alle esigenze del paziente.

​​Master Universitario in Yoga Studies presso l’Università Ca’ Foscari a Venezia (Dicembre 2022). Lo studio dei metodi yoga e delle filosofie orientali mi ha permesso di approfondire i modelli della mente presenti nei paesi del medio ed estremo oriente. La ricerca presentata come elaborato finale, supportata dal confronto con il Prof. F. Squarcini, è intitolata “Le psicoanalisi e i metodi yoga come cura del disagio psichico- Riflessioni e suggestioni”. Affiancare lo studio delle discipline psicologiche occidentali con le filosofie orientali e meditative, mi permette di accedere ad una visione integrata, a spettro intero, della crescita e dello sviluppo umano.

IL MESTIERE DELLO PSICOTERAPEUTA

Per diventare uno psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico non è sufficiente frequentare l’Università o una Scuola di Specializzazione. “Proclamare di essere” è molto diverso dal “diventare” psicoterapeuta; il processo del divenire è continuo perché sappiamo che abbiamo bisogno di esaminare continuamente noi stessi e il nostro lavoro.

Gli strumenti che lo psicoterapeuta psicoanalitico ha a disposizione per procedere ad una sorta di “manutenzione” della propria mente sono vari: analisi personale, lettura, supervisione, lavoro con i bambini, scrittura e altro ancora.

IL METODO

Il percorso terapeutico è innanzi tutto un processo di crescita psichica intenso e unico. La persona che si rivolge ad uno psicoterapeuta, solitamente sta vivendo un momento di difficoltà o di confusione. Tuttavia, già il fatto di aver deciso di chiedere aiuto rappresenta di per sé il primo passo del percorso psicoterapeutico medesimo.​Inizialmente viene affrontata l’elaborazione e la comprensione della richiesta. Insieme al terapeuta, il paziente potrà definire in maniera più chiara sia le proprie difficoltà che i propri punti di forza. ​Questo primo passaggio viene concluso durante i primi due o tre incontri, al termine dei quali il terapeuta e il paziente elaborano insieme e concordano le tappe e gli obiettivi del percorso terapeutico.​ Le sedute di psicoterapia hanno solitamente frequenza settimanale, una durata di circa 45/50 minuti e sono orientate ad un approccio psicoanalitico.

LA PSICOANALISI​
La psicoanalisi è un processo di cura basato sull’esplorazione di fattori non consapevoli (inconsci) che, insieme a elementi consapevoli, determinano le emozioni e i comportamenti delle persone.

IL MODELLO PSICOANALITICO DI CAMPO EMOTIVO​
Il modello psicoanalitico di campo
“…guarda in avanti, al futuro e non al passato, non ai contenuti ma alle trasformazioni delle attrezzature per pensare ai pensieri…”
Antonino Ferro