Il mio feed-back per la giornata del gioco di ruolo è sicuramente positivo!Il gioco in sé mi è piaciuto molto, principalmente per le sue caratteristiche che lo contraddistinguono dai soliti, niente competizione, nessuno deve prevalere su altri, è il gruppo che insieme deve arrivare all’obiettivo oltre al fatto che l’uso totale e incondizionato della fantasia, (con i dadi che in questo caso svolgono il ruolo di “calmierare” eventuali tendenze a prevalere, ) non pone nessuno in difficoltà . Inoltre è stato possibile mettere su un unico piano 3 generazioni: 10-13 anni, 20-23 anni e 40-50 anni! Quest’ultima considerazione, è ciò che più mi ha entusiasmato sotto l’aspetto psicologico, il mix di età che si è potuto coniugare. Ciò che è stato invece interessante nell’incontro dedicato ai soli genitori, penso sia stato il fatto di rendersi coscienti che anche i bimbi e i ragazzi che magari a volte hanno particolari difficoltà (o anche adulti, perché no!) relazionali o di rapporti interpersonali, in questa occasione sono “venuti fuori”! Se ne deduce quindi che da parte nostra genitori, sarebbe opportuno ogni tanto togliersi i vestiti dell’autorità e scendere al loro piano (esattamente come successo nel gioco). Solo così, sarà possibile instaurare forse un rapporto di maggiore complicità e comprensione con i nostri figli. Grazie.
Giovanni Serafini